Prato (venerdì, 4 aprile 2025) — Un cartello choc all’ingresso: chi entra si assume i rischi.
Il procuratore Tescaroli scrive al ministro: “Va chiuso o messo a norma”.
Infiltrazioni, crepe, bagni inagibili e pericoli strutturali tra le criticità.
Nel giorno della visita della Commissione Antimafia, scoppia il caso sicurezza.
di Alessandra Tofani
“Il palazzo di giustizia non è sicuro”: è l’allarme lanciato dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli e dalla presidente facente funzioni del tribunale Lucia Schiaretti, in una lettera indirizzata al ministro della Giustizia e al sindaco. La situazione dell’edificio di piazzale Falcone e Borsellino è definita ormai “drammatica e incompatibile con l’attività giudiziaria”. La richiesta è chiara: interventi immediati o la chiusura della struttura.
La gravità della situazione è stata evidenziata anche da un cartello anonimo affisso all’ingresso, poi rimosso, che avvisava gli utenti dei rischi. Tra le criticità: infiltrazioni, crolli parziali, ascensori fuori uso, topi nei controsoffitti e rischi di incendio. Intanto, la commissione parlamentare antimafia è attesa oggi a Prato, proprio mentre cresce l’urgenza di soluzioni concrete per garantire la sicurezza del personale e dell’utenza.
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Last modified: Aprile 4, 2025
