SEANO (12 ottobre 2024) – Nonostante l’aggressione squadrista subìta qualche giorno fa, il presidio del sindacato e delle rappresentanze dei lavori continua imperterrita. Solo una ditta su cinque (coinvolte negli scioperi) non ha risposto.
di Ludovica Cassano
Domenica ci sarà un corteo a Seano e ci si aspetta numerose le adesioni.
A sei giorni dall’inizio dei picchetti di Sudd Cobas davanti a cinque aziende cinesi per chiedere contratti di lavoro regolari per gli operai pachistani, resta attivo solo il presidio in via Galilei a Seano. Questi è l’unico che ancora non ha ottenuto ciò che veniva richiesto ( a differenza delle altra aziende che hanno accettato di ascoltare le richieste dei lavoratori).
Un’altra notte, la quinta, passata sotto i gazebo e nelle tende davanti ai cancelli della pelletteria. Se, da un lato i lavoratori ed il sindacato chiedano che vengano rispettati i contratti nazionali, dall’altra, l’avvocato (della stessa azienda) ha detto che il suo cliente sta ricevendo un danno dal picchetto e che per questo ha depositato una denuncia per violenza privata.
Sudd Cobas non accetta condizioni, non scende a compromessi e gli operai non si arrendono, sfidano la paura perché è questo il sentimento dopo l’aggressione di mercoledì notte quando cinque persone, armate di spranghe di ferro, si sono presentate al picchetto di Seano e hanno cominciato a colpire le persone: quattro sono finite al pronto soccorso con ferite alle gambe e alle braccia.
Domenica 13 ottobre, alle 17.30, l’appuntamento è con la Manifestazione antimafia indetta da Sudd Cobas. Ieri, finalmente, sono arrivate le condanne all’aggressione contro i sindacalisti e i lavoratori in sciopero e anche una serie di adesioni all’iniziativa organizzata a Seano. Amministratori pubblici, sigle sindacali, associazionismo, categorie autonome operaie hanno già fatto sapere che saranno presenti.
