La lotta contro l’inciviltà ambientale non si arresta mai. Ultimo capitolo di questa triste saga è il trattamento riservato alle campane del vetro di Figline, collocate sul territorio per raccogliere bottiglie e contenitori in questo materiale, che sono divenute vere e proprie discariche abusive, nelle quali si getta ogni tipo di rifiuto.
di Mattia Mezzetti
A quanto sembra, esistono diversi livelli di inciviltà ambientale. Tutti sono bene in mostra per chiunque passi per via Pistoiese, percorra via 7 marzo o si rilassi in piazza Cicognini. C’è chi ha abbandonato buste di plastica strapiene di vetro fuori dalla campana, come colto da improvvisa stanchezza a un passo dalla meta; chi non sapendo dove lasciare un passeggino ormai futile lo ha lasciato presso l’isola ecologica, vicino al raccoglitore del vetro; chi ancora ha depositato il vecchio materasso sulla Pistoiese, in modo da fornire un nuovo soggetto fotografico a chi percorra tale strada, magari smartphone alla mano.
Anche a Prato e nella frazione di Figline, come in gran parte dell’Italia, è in funzione da qualche tempo una raccolta di rifiuti porta a porta. Ciò ha comportato la riduzione – nonché, in alcuni casi, la vera e propria sparizione – dei cassonetti sulla pubblica via. L’idea alla base di questo progetto era quella di abbellire le città, eliminando una fonte di degrado e lasciando soltanto i raccoglitori per la differenziata, più eleganti e meno sporchi, alla vista del cittadino.
Quello a cui non si era evidentemente pensato, era all’assenza di ogni sensibilità ambientale, e attenzione verso il decoro della propria città, da parte di chi si macchia di queste azioni deplorevoli.
Tag: ambiente, figline, prato, rifiuti Last modified: Marzo 6, 2024