PRATO (sabato 4 maggio 2024) – Non sono passate più di due settimane dall’importante blitz delle Forze dell’Ordine che aveva portato all’arresto di 12 persone, tutte coinvolte in un voluminoso giro di scommesse illegali ed estorsioni. Molto è però già cambiato nello stato di arresto dei fermati che, da ieri, sono stati rimessi in semilibertà.
di Mattia Mezzetti
Per dieci indagati le nuove ordinanze hanno stabilito l’obbligo di rispettare misure cautelari di lieve entità. Tra questi spiccano Giacomo e Francesco Terracciano, padre e figlio d’arte, che sono nomi noti agli inquirenti, in quanto coinvolti in losche inchieste di camorra e ritenuti figure di spicco nel sodalizio italo-cinese incentrato sulla gestione, poco trasparente, di alcune sale slot nel pratese.
L’alleggerimento di numerose figure cautelari (9 su 12) si deve principalmente al trasferimento del fascicolo d’inchiesta da Pistoia a Prato. Questa decisione è stata presa in seguito all’accertamento che tutte le sale da gioco siano collocate in provincia di Prato. Marco Malerba, gip assegnatario dopo il trasferimento, ha ritenuto inutilizzabili, come prove, le intercettazioni telefoniche e, dunque, ha dovuto rivedere le condanne. Ad ogni modo, le nuove misure sono sufficienti, a detta del giudice, a impedire l’inquinamento delle prove e il reiterarsi del reato.
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