PRATO (13 novembre 2024) – Si tratta di abusi edilizi. Questa sembra essere l’accusa mossa dal Comune di Prato alla Diocesi di San Martino a Vergaio che avrebbe permesso dei lavori su un terreno che aveva intenzione di vendere e sui quali non aveva avuto alcuna autorizzazione.
di Ludovica Cassano
La parrocchia di San Martino a Vergaio è stata coinvolta in una faccenda che riguarda un fabbricato con relativo appezzamento di terreno in via Trebbi alla Bardena. Vengono contestati alcuni abusi edilizi che hanno origini alquanto antiche.
La vicenda comincia nel 2015 quando la parrocchia di San Martino firma un preliminare di vendita con una donna che, in attesa di definire l’operazione, prende possesso della proprietà. Mentre il rogito non viene firmato e dunque la cessione non si realizza mai, si realizzano invece gli abusi edilizi. Nel 2022, in seguito ad un sopralluogo della polizia municipale, il Comune notifica una ingiunzione di demolizione sia alla donna che alla proprietà.
La parrocchia si attiva immediatamente per rientrare in possesso dei suoi beni e porta a conclusione l’iter di sfratto in modo da dare corso all’ingiunzione del Comune. La questione arriva al Tar: la parrocchia, tramite gli avvocati Bardazzi e Manganiello, chiede che venga sospesa l’efficacia di acquisizione gratuita vantata dal Comune in forza delle opere abusive non demolite. Un passaggio, quello dell’acquisizione gratuita, che prevede il cambio di proprietà d’ufficio a zero euro.
L’udienza sarà celebrata il 29 gennaio ed a quel punto si capirà se la Parrocchia avrà la meglio oppure se tutto il terreno passerà di diritto al Comune.
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