La parità di genere passa anche dalla toponomastica. A Prato, soltanto il 4% delle strade è intitolata a una donna e la giunta vuole cambiare questa situazione, la quale può portare a una percezione sbagliata nell’inconscio del cittadino.
di Mattia Mezzetti
Con un atto apposito datato 12 marzo, l’amministrazione comunale di Prato ha accolto la proposta di Flora Leoni, assessore alla mobilità, per ribattezzare quattro vie cittadine e dedicarle ad altrettante donne.
Il piazzale tra via Tirso e via Liliana Rossi sarà dedicato a Carla Lonzi, personalità di spicco del movimento femminista tra gli anni ’60 e ’70. Lonzi fu scrittrice, filosofa, critica d’arte e fondatrice della rivista Rivolta Femminile. La nuova viabilità parallela a via Valentini sarà intitolata a Sarah Ferrati, attrice pratese ironica ed elegante. La strada traversa a questa porterà il nome di Ilaria Alpi, giornalista italiana uccisa in Somalia assieme al suo cineoperatore durante una scottante inchiesta su armi e corruzione politica. Nella stessa area sorgerà un giardino pubblico che sarà ribattezzato in onore di Francesca Bertini, attrice e produttrice nata a Prato e attiva a inizio ‘900.
La commissione per la toponomastica del comune di Prato, presieduta dall’assessore Leoni, ha attribuito quattordici nomi femminili a strade, piazze e giardini della città. Il divario numerico tra gli spazi dedicati a uomini e quelli rinominati secondo personalità femminili è considerevole. Anche questa, nel suo piccolo, è una battaglia per la parità di genere. A livello nazionale, meno del 5% della toponomastica è dedicata a donne. La percentuale pratese è in linea con il dato italiano.
Tag: prato, sindaco, viabilità Last modified: Marzo 13, 2024