PRATO – (Lunedì, 10 marzo 2025) — Dal 11 al 16 marzo, debutta l’opera in versi di Carlo Goldoni diretta da Enrico Torzillo, tra danza classica e riflessioni sulla vita e sul cambiamento.
Di Alessandra Tofani
Al Teatro Fabbricone di Prato, dal 11 al 16 marzo, va in scena la prima nazionale di La scuola di ballo, un’opera in versi di Carlo Goldoni, adattata e diretta da Enrico Torzillo. Questo spettacolo, che ruota attorno al mondo della danza classica, si concentra su temi come il riscatto sociale e la lotta per la sopravvivenza in un mondo in continuo cambiamento, dove la fame, la vecchiaia, il desiderio e la ricerca dell’amore sono costanti minacce.
La storia si sviluppa in un’imprecisata ambientazione del XVIII secolo, dove Monsieur Rigadon, un maestro di danza autoritario e senza scrupoli, dirige la sua scuola di ballo insieme alla sorella Madama Sciormand. La scuola, un tempo fiorente, è ormai in declino, e le vite di tre giovani allievi, Giuseppina, Felicita e Filippino, sono segnate da anni di lezioni dure e violente. Tuttavia, le loro esistenze prendono una piega inaspettata quando il conte Anselmo e l’impresario di ballerine Fabrizio entrano nella scuola per motivi loschi, legati agli affari di Rigadon.
Il maestro, pur essendo a un passo dal crollo, è ancora determinato a difendere il suo vecchio ideale artistico, messo però a dura prova dall’avanzare della modernità. Inoltre, si trova coinvolto in un amore tormentato per una delle sue allieve. Lo spettacolo mescola elementi di prosa, operetta e musical, creando un complesso intreccio di storie, rime, musica ed estetica, che offre uno spunto di riflessione profonda sulla continua ricerca di sé stessi.
In concomitanza con la rappresentazione, martedì 11 marzo, alle ore 19, nel foyer del Fabbricone, si terrà un incontro del ciclo Sorsi di Teatro, curato da Luisa Bosi, per approfondire il contesto e i temi trattati nello spettacolo.
Last modified: Marzo 10, 2025
