Prato (venerdì, 11 aprile 2025) — Per la prima volta in Toscana, applicata una misura di prevenzione patrimoniale tipica della lotta alle mafie a un evasore fiscale.
Un imprenditore cinese, attivo nel distretto tessile pratese, avrebbe gestito una rete di ditte fittizie per evadere oltre 3,5 milioni di euro.
Il sistema prevedeva la creazione e chiusura rapida di aziende intestate a prestanome.
Sequestrati beni per oltre un milione di euro, tra cui un immobile e una società immobiliare.
di Alessandra Tofani
La Guardia di Finanza di Prato ha scoperto una rete di imprese “apri e chiudi” riconducibili a un imprenditore cinese, attivo da oltre 25 anni nel settore tessile. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe evaso oltre 3,5 milioni di euro tramite ditte intestate a prestanome e chiuse alla comparsa dei primi debiti.
Il Tribunale di Firenze ha applicato, per la prima volta in Toscana, una misura di prevenzione patrimoniale del Codice Antimafia a un evasore fiscale, ritenuto socialmente pericoloso. Sequestrati due immobili, tra cui un locale commerciale da oltre un milione di euro, e una società immobiliare utilizzata per occultare gli investimenti.
Last modified: Aprile 11, 2025