La Guardia di Finanza di Prato ha scoperto una frode fiscale di circa 10 milioni di euro realizzata da alcuni imprenditori cinesi, secondo il sistema delle ditte “apri e chiudi”. Si tratta di società intestate a prestanome, il più delle volte dipendenti, che emettono fatture per operazioni inesistenti e si accollano un debito fiscale, a vantaggio degli utilizzatori delle fatture.
di Laura Andriuzzi
Il volume di affari ammonta a circa 24 milioni di euro, generando un’Iva non pagata di circa 10 milioni. Le società fantasma ammontano a nove: sono tutte ditte che non svolgevano alcune attività. Invece, due le imprese vere che hanno beneficiato di questo sistema.
Segnalate alle procura di Prato 14 persone, di cui 9 prestanome, due rappresentanti legami e tre titolati. L’ammontare delle false fatture ammonta a 35 milioni di euro.
Tag: 10 milioni, frode fiscale, guardia di finanza, imprenditori, prato, procura Last modified: Marzo 14, 2024