PRATO (mercoledì 17 luglio) – Una tempesta di telefonate, messaggi, minacce e anche pretese di denaro per non rendere pubblica la loro relazione clandestina. Una quarantenne è stata condannata a sette anni di reclusione per stalking ed estorsione. In un Paese dove, troppo spesso, gli uomini si macchiano di simili condotte, questa volta a tormentare l’ex compagno è una donna.
di Mattia Mezzetti
La sentenza è stata pronunciata nella giornata di ieri, martedì 16 luglio, dal tribunale di Prato, al termine di un lungo processo. Questo era scaturito dalla querela presentata dalla vittima, noto avvocato pratese. L’imputata è stata anche condannata al pagamento di una provvisionale, di diecimila euro, all’ex amante, costituitosi parte civile, oltre a una multa di tremila euro.
L’inchiesta è stata condotta dal sostituto Laura Canovai, la quale aveva richiesto 6 anni e mezzo, e risale alla primavera del 2021, quando il professionista, sfinito dalla persecuzione e dalle pressanti richieste di soldi, decise di liberarsi di quel peso. Al magistrato raccontò della sua ormai ex amante che, saputo di essere tale perché lui aveva una relazione stabile, e alla luce del sole, con un’altra donna, aveva perso la testa. A quel punto, si era trasformata in stalker. Il tenore delle sue minacce era:
“Devi dire a tutti che io e te stiamo insieme sennò pianto un casino tremendo!”
A ciò si aggiungeva la pretesa che lui continuasse a darle 7/800 euro ogni mese, cifra che, più o meno spontaneamente, non le aveva mai fatto mancare. Un rapporto evidentemente degenerato in ossessione, con il tormento di messaggi intrisi di minacce. La procura ne ha trovato traccia anche dopo che la donna era stata iscritta sul registro delle notizie di reato e sapeva di essere indagata. A suo carico era già stato posto un divieto di avvicinamento all’ex. L’imputata non ha rispettato questi provvedimenti, continuando a contattare l’avvocato.
Tag: cronaca, giustizia, prato Last modified: Luglio 17, 2024
