Prato (Lunedì, 21 aprile 2025) — Anche durante la festività, i lavoratori del Macrolotto 2 incrociano le braccia.
Lo sciopero all’Agape Moda è parte della campagna Primavera 8X5 dei Sì Cobas.
Si chiede la fine dei turni massacranti e la regolarizzazione dei contratti.
In tanti, oggi, manifestano per i diritti negati nel distretto tessile pratese.
di Alessandra Tofani
Nemmeno la Pasquetta ha fermato la mobilitazione dei lavoratori del distretto tessile cinese di Prato. Questa mattina, lunedì 21 aprile, è scattato lo sciopero dei dipendenti della Agape Moda, azienda situata in via Bruges nel cuore del Macrolotto 2. La protesta, accompagnata da un presidio, fa parte della campagna Primavera 8X5, promossa dal sindacato Sì Cobas per chiedere il rispetto dei diritti fondamentali nei luoghi di lavoro.
I lavoratori chiedono la fine dei turni estenuanti da 12 ore e la stabilizzazione dei contratti, condizioni che ancora oggi – nonostante le festività – continuano a caratterizzare la quotidianità di migliaia di persone impiegate nelle fabbriche pratesi.
«Non può passare inosservato – denuncia il sindacato – che a Prato si debba scioperare durante una festività nazionale. Mentre scuole e negozi restano chiusi, nelle zone industriali il lavoro non si ferma mai. A Pasquetta come in ogni altro giorno, molti lavoratori restano invisibili, esclusi dal diritto al riposo, alle ferie, alla malattia e alle celebrazioni».
La Primavera 8X5 ha già portato alla regolarizzazione contrattuale in sette aziende del distretto, e molti dei lavoratori coinvolti, per la prima volta, possono godersi una giornata di festa. Ma oggi, alcuni di loro si sono comunque presentati davanti ai cancelli dell’Agape Moda, non per lavorare, ma per sostenere i colleghi ancora esclusi da questi diritti.
«Tra chi oggi avrebbe dovuto fare 12 ore di turno – conclude il sindacato – saranno in tanti a unirsi nei prossimi giorni alla mobilitazione. La lotta continua finché giustizia non sarà fatta per tutti».
Last modified: Aprile 21, 2025