PRATO (24 ottobre 2024) – Ennesimo impegno, ennesimo picchetto per la tutela dei lavoratori; in questo caso si tratta della protesta che coinvolge i dipendenti della società di logistica Conit e ad aiutarli ci sono i sindcalisti di Sudd Cobas.
di Ludovica Cassano
Sciopero e picchetto dei lavoratori di Conit, società in appalto nei magazzini Stef (azienda francese di movimentazione dei freschi nelle catene della grande distribuzione) e Arcese, all’Interporto di Prato.
Da mercoledì 23 ottobre i dipendenti, insieme al sindacato autonomo Sudd Cobas, hanno incrociato le braccia chiedendo il rispetto dei diritti.
Sudd Cobas non si tira indietro se c’è da contrastare lo sfruttamento e le ingiustizie in ambito lavorativo; sempre a servizio degli operai e, dopo i picchetti davanti alle aziende tessili di Seano, per denunciare lo sfruttamento lavorativo, in questi giorni ha messo nel mirino il settore della logistica.
Il sindacato spiega che già da tempo sono iniziati i problemi per i lavoratori in appalto che lavoravano attraverso la “trasferta Italia” e, quindi, non gli venivano pagati gli straordinari, le domeniche ed il lavoro notturno con una conseguente evasione di contributi INPS. I lavoratori erano, per di più, costretti a lavorare per lunghi turni in celle frigorifere a 4°.
I lavoratori hanno chiesto aiuto al sindacato Sudd Cobas che si è costruito un nome di essere davvero “battagliero” e di sostenere concretamente i lavoratori in difficoltà.
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