Prato (Mercoledì, 16 aprile 2025) — Scoperta una stamperia clandestina nel distretto tessile del Macrolotto: la Guardia di Finanza ha bloccato una filiera in grado di produrre decine di migliaia di capi falsi ogni giorno. Il materiale sequestrato avrebbe permesso un giro d’affari illecito di proporzioni colossali, minando la credibilità del made in Italy. Indagati il titolare dell’azienda e il responsabile del laboratorio.
di Alessandra Tofani
Un duro colpo all’industria del falso è stato inflitto nel cuore del distretto tessile pratese. La Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica, ha sequestrato oltre 9.600 stencil destinati alla stampa di loghi e marchi di noti brand della moda, pronti a essere utilizzati per trasformare tessuti anonimi in capi contraffatti. Insieme agli stencil sono stati rinvenuti anche 20 cliché, 15 punzoni e circa 1000 metri di stoffa in lavorazione.
Il laboratorio, situato in un’azienda della zona industriale del “Macrolotto”, era in grado di falsificare più di 85.000 capi al giorno. A un prezzo medio di 10 euro per capo, il giro d’affari illecito avrebbe raggiunto la cifra impressionante di 850.000 euro al giorno.
I cliché e i punzoni sequestrati – strumenti fondamentali per la riproduzione fedele dei loghi dei grandi marchi – erano di altissima precisione, segno di un’organizzazione ben strutturata e tecnicamente avanzata. Il valore di questi strumenti, nel mondo della contraffazione, è altissimo: consentono infatti di simulare con estrema accuratezza l’aspetto dei prodotti originali, rendendo difficile per il consumatore distinguere un capo falso da uno autentico.
Le indagini sono ora concentrate sul titolare dell’impresa e sul responsabile della stamperia, entrambi indagati per contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi. L’operazione si inserisce in un’azione più ampia per la tutela del vero made in Italy e per la salvaguardia delle imprese oneste che operano nel rispetto delle regole.
Last modified: Aprile 16, 2025