Prato – (martedì, 8 aprile 2025) — Scattano arresti e perquisizioni in tutta Italia nell’ambito di un’inchiesta
contro una rete mafiosa legata alla ‘ndrangheta: coinvolta anche Prato.
Targetti chiede trasparenza e denuncia il silenzio sulle donazioni elettorali.
L’allarme del procuratore Tescaroli: “Situazione grave e da non sottovalutare”.
di Alessandra Tofani
Blitz contro la ‘ndrangheta in tutta Italia: coinvolta anche Prato. La Guardia di Finanza ha eseguito oggi, 8 aprile, dieci arresti su ordine del gip di Catanzaro. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione aggravata, fino al trasferimento fraudolento di valori. Sette persone sono finite in carcere, tre ai domiciliari.
L’operazione ha toccato anche Prato, dove sono in corso perquisizioni, insieme ad altri centri tra cui Terni, Secondigliano e Lamezia Terme. Il blitz arriva a pochi giorni dalla visita in città della Commissione parlamentare Antimafia.
L’imprenditore ed ex candidato sindaco Jonathan Targetti ha colto l’occasione per un appello alla trasparenza da parte delle istituzioni, chiedendo la pubblicazione dei rendiconti delle spese elettorali e denunciando il rischio di infiltrazioni mafiose nei circuiti politici e imprenditoriali locali. Un allarme già sollevato nei mesi scorsi dal procuratore capo Luca Tescaroli.
Last modified: Aprile 8, 2025