PRATO (24 ottobre 2024) – È emergenza all’Istituto Datini di Prato che non ha abbastanza fondi per mandare avanti i laboratori e tutta l’attività pratica.
di Ludovica Cassano
Il preside dell’Istituto Datini chiede un aiuto ai privati perché troppe famiglie non pagano il contributo richiesto e le casse dell’istituto sono pressoché vuote; nulla è cambiato nella formazione ma, sempre il preside, vorrebbe fare molto più attività pratica. Per questo motivo è a caccia di sponsor.
L’istituto alberghiero Datini lancia una campagna per adottare un laboratorio; con questa scelta “di cuore” si potranno acquistare materie prime necessarie quali farina, uova, zucchero e pasta.
In contemporanea continua la campagna di sensibilizzazione delle famiglie per sostenere con il contributo volontario il funzionamento dell’attività laboratoriale.
Purtroppo, già da settembre era partito un allarme che aveva ricevuto il contributo concordato soltanto dal 25% delle famiglie aveva contribuito.
Va detto che alcune famiglie si erano rese disponibili per aiutare con una maggiorazione del loro contributo; una sorta di contributo volontario ma, purtroppo, questi non si è rivelato sufficiente a garantire l’acquisto delle materie prime, che la scuola deve fare attraverso una piattaforma ministeriale soggetta a regole molto ferree.
Il problema si è generato anche perché le risorse che il Ministero destina alle scuole superiori non tiene conto delle attività che ciascun istituto programma in un anno scolastico e capita spesso che non sono sufficienti.
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