Scritto da 8:21 am Prato, Politica

L’idea di Cenni: “Prato capitale europea della transizione ecologica nel tessile”

PRATO (domenica 12 aprile 2024) – Gianni Cenni, candidato a sindaco di Prato per la coalizione di centrodestra, presenterà il suo programma definitivo per le prossime amministrative mercoledì sera. Intanto, sta cominciando a portare l’attenzione sull’iniziativa condividendo alcuni punti che definisce strategici. Tra questi un ruolo centrale è giocato dal piano per lo sviluppo economico. A suo avviso, Prato non può rinnegare la sua tradizione di eccellenza nel tessile e deve portare la sua principale economia nel presente, rendendola modello di transizione ecologica.

di Mattia Mezzetti

Prato può diventare capitale europea della transizione ecologica nel settore tessile. Una sfida importantissima per il distretto e per tutta l’economia locale. Serve uno scatto in più per l’Hub che aprirà entro il 2026. Il Governo ha finanziato con fondi europei il primo Hub tessile italiano che, non a caso, si fa a Prato e che si candida a diventare centrale nelle politiche di transizione ecologica del settore tessile a livello italiano e comunitario. Per centrare questo grande obiettivo serve una visione comune e, soprattutto, serve una regia comune che faccia confluire sul nostro territorio anche flussi provenienti da altri territori, aumentando così la capacità produttiva e la competitività.”

Ha affermato Cenni, il quale ha poi aggiunto:

Tra le prime cose che farò, se diventerò sindaco, c’è quella di coinvolgere il Governo per la costituzione di una cabina di regia per assicurare che lo scatto in più per l’Hub tessile, in un’ottica di lungimiranza, avvenga con procedimenti ordinati e fondi dedicati. Possiamo trasformarci da old economy, quella degli stracci, a new economy. Prato può legittimamente aspirare a diventare capitale del riciclo a livello europeo, se non mondiale. E’ bene ricordare da dove partiamo: da un distretto che è il primo per fatturato e per numero di addetti in Europa e il terzo al mondo. Meno consumo di acqua, meno chimica, meno emissioni di CO2 per quanto riguarda la produzione, e poi c’è la parte del fine vita dei prodotti tessili che viene affrontata con sistemi di responsabilità estesa del produttore, i quali consentono di dotare l’industria di risorse economiche e approvvigionamento di materiali riciclati: ecco che l’inarrivabile competenza del distretto pratese è il vantaggio su cui costruire nuove posizioni di mercato potendo, infatti, offrire tessuti contenenti quota parte riciclata. E’ una strada che ci appartiene.”

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Tag: , , Last modified: Maggio 12, 2024
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