Influencer del territorio: il corso per preadolescenti fa discutere

L’idea di Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, fa molto discutere. Probabilmente troppo. Il primo cittadino ha proposto ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni di farsi influencer del proprio territorio, imparando a raccontare loro stessi e il luogo in cui vivono. Per apprendere le competenze per farlo, lo Spazio Giovani di Comeana ha ideato un corso ad hoc. Genitori, adulti e insegnanti, però, non hanno preso troppo bene questa proposta.

di Mattia Mezzetti

Siamo in un momento storico nel quale gli influencer, che fino al 2023 rappresentavano un consigliabile sbocco di carriera per ogni giovane, sono malvisti. Naturalmente, ciò si deve allo scivolone di Chiara Ferragni, regina del settore, sul Pandoro e i suoi proventi; una brutta storia che ha avuto l’effetto collaterale di trasformare, tutto d’un tratto, i buoni in cattivi.

Ognuno è libero di fare le considerazioni che vuole sugli influencer ed è perfettamente comprensibile che i genitori oggi si dicano propensi a evitare che i loro figli piccoli vengano manipolati da personaggi affabili e avvenenti che fanno lauti guadagni grazie alla propria presenza in rete (ma chissà perché questo stesso fatto non infastidiva nessuno, prima che venisse a galla la storiaccia del Pandoro); quel che però si fatica a capire è perché mai ci debbano essere tante remore sul fatto che i giovani diventino narratori del loro territorio.

L’area di Prato, ci dicono le statistiche, è tra le più sconosciute d’Italia ai suoi stessi abitanti. Imparare a promuovere Carmignano significa conoscerla, studiarla e amarla. Un corso che insegni ai ragazzi anche soltanto a fare questo, dovrebbe essere più che ben accolto. Possibile che la prospettiva di crescere una generazione amante della sua terra, dei suoi luoghi, della sua cultura e delle sue tradizioni trovi qualcuno in disaccordo? Se per riuscirci occorre tirare in ballo le ultime tecnologie, quelle che fanno maggiormente presa sui giovani, poco male. Il fine giustifica i mezzi, come diceva un noto fiorentino, che – peraltro – è stato influencer della politica per oltre 5 secoli.