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Incontri nel carcere di Dogaia che nascondevano intenti criminali

PRATO (24 ottobre 2024) – Cosa si fa per aiutare un parente? A quanto pare si fanno cose sciocche e si rischia di scivolare nella frode. Di certo un parente di un detenuto del carcere di Dogaia ha fatto la scelta sbagliata avendo provato ad introdurre doga nel carcere, forse a seguito di una richiesta del congiunto.

di Ludovica Cassano

La prodezza fraudolenta è stata, però, scoperta e l’uomo è finito nei guai, smascherato dai controlli della polizia penitenziaria e dell’unità cinofila della polizia municipale.

Il tentativo di introdurre sostanze stupefacenti nel carcere di Dogaia non è riuscito grazie ai rigorosi controlli della polizia penitenziaria e all’intervento decisivo dell’unità cinofila della polizia municipale di Prato. 

Gli agenti hanno trovato e sequestrato otto grammi di sostanze stupefacenti. 

In conseguenza di questo spiacevole ritrovamento, la visita periodica che l’uomo aveva con il parente detenuto è saltata. 

La scoperta risale a ieri, mercoledì 23 ottobre, durante i colloqui familiari. Gli agenti presenti nel carcere, nonostante siano palesemente sottorganico, sono riusciti a smascherare la frode in atto ed a fermare i due.

Cgil, Uilpa ed Uspp hanno mostrato la loro stima nei confronti della polizia penitenziaria che ha prestato, come al solito, grande attenzione al contrasto di episodi di questo genere. 

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Tag: , , , , Last modified: Ottobre 24, 2024
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