PRATO, 22 marzo 2024 – Il personale Ata deve essere coinvolto nella lotta contro l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti a scuola. Questo è quanto emerso dal progetto “Fuori Classe: Unità Scolastica di Intervento Precoce” che ha organizzato incontri con i ragazzi del liceo Livi e dell’istituto Marconi, oltre ad aver promosso un percorso di formazione per il personale Ata e il personale non docente.
di Laura Andriuzzi
Queste le parole dello psicologo Marco Giacoia: “All’istituto professionale sono state coinvolte sei seconde. Gli alunni hanno dialogo con insegnati, personale Ata e uno psicologo. Ora è stato costituito un comitato a cui i ragazzi faranno riferimento in caso di bisogno”.
L’esperienza svolta a Prato è stata raccontata in mattinata al Museo Pecci, durante un convegno di presentazione del progetto promosso dalla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, da Acudipa di Foggia e dalla Cooperativa sociale Pio Carosi Pars di Macerata e finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri
“Il progetto con carattere del tutto innovativo contribuisce alla creazione di una rete solida, continuativa e altamente formata di docenti e personale Ata delle scuole secondarie di secondo grado italiane, che possa garantire azioni rapite e centrate alla prevenzione di uso e abuso di sostante stupefacenti tra i giovani, favorendo la rilevazione precoce di comportamenti a rischio e la successiva gestione”, le parole della referente territoriale Patrizia Bartolini.
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