Confcommercio Pistoia e Prato ha rilasciato una dichiarazione, in prossimità della chiusura della stagione dei saldi, nella quale usa toni piuttosto perentori nei confronti del periodo degli sconti. Secondo l’associazione di categoria, l’iniziativa non è sufficiente e occorre pensare a nuovi interventi, strutturali e che possano dare al settore la spinta che gli occorre.
di Mattia Mezzetti
“I saldi che si sono appena conclusi non hanno portato risultati soddisfacenti. Serve pensare a nuove iniziative dal carattere strutturale per sostenere il settore moda. Se nella prima parte della stagione le attività sono riuscite a difendersi, adesso non è possibile dire altrettanto. I risultati sotto le attese di questa tornata sono stati determinati da una serie di fattori concomitanti: la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, su cui ha inciso la crescita dell’inflazione e una minore disponibilità economica generalizzata. Accanto a questo, il fattore climatico ha contribuito in modo decisivo a rallentare gli affari, poiché le temperature non sono mai scese in modo significativo. Molti capi stagionali sono rimasti invenduti.”
È un bilancio amaro, dunque, quello di Confcommercio, che ha individuato le cause del ristretto giro di affari della stagione dei saldi. Il periodo delle liquidazioni e la data unica non sono in discussione, né per l’associazione né per Federmoda, dal momento che altrimenti si innescherebbe un giro di dumping che provocherebbe altri danni, ma è probabilmente necessario pensare ad altre iniziative che possano agevolare un settore strategico come quello della moda.
Tag: moda, pistoia, prato, saldi Last modified: Marzo 8, 2024