PRATO (martedì 9 aprile 2024) – La Guardia di Finanza di Bologna ha scoperto una maxi frode doganale dal valore di 13 milioni di euro. In corso provvedimenti di perquisizione anche a Prato. Il provvedimento di sequestro preventivo è pari a oltre 7 milioni di euro e i reati ipotizzati sarebbero quelli di contrabbando, falsità ideologica, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
di Laura Andriuzzi
Si tratta di un sistema di introduzione illegale di merci di origine extracomunitaria, provenienti in prevalenza dalla Cina, con stoccaggio presso l’hub logistico dell’Interporto di Bologna Bentivoglio.
Coinvolti nella frode titolari e dirigenti di diverse società di spedizione doganale, oltre a imprenditori di origine cinesi, operanti presso diverse aziende con sede nella provincia di Prato.
Attualmente risultano indagate otto persone fisiche e, ai sensi della legge 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti, sette persone giuridiche; invece, la merce irregolarmente importata ammonta a oltre 13.600 tonnellate, per un valore di circa 63 milioni di euro; l’evasione di Iva all’importazione riscontrata è pari a più di 13 milioni di euro.
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