PRATO (venerdì 7 giugno 2024) – Scoperta una frode fiscale nel settore della carpenteria. La Guardia di Finanza di Prato ha fermato due cittadini pratesi, già noti per avere precedenti di frode fiscale e reato tributario, per l’emissione di fatture false a danno erariale. Ambedue gli uomini sono in stato d’arresto.
di Mattia Mezzetti
L’indagine ha portato all’ispezione in sei aziende, tutte complici della truffa. I loro illeciti guadagni sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle.
Tutto è partito dall’analisi ed elaborazione dei flussi di fatturazione relativi a filiere di imprese connotate da elevati profili di rischio. I finanzieri, coordinati dalla Procura, hanno ricostruito nel dettaglio l’operatività economica delle imprese investigate, a cominciare da una la cui struttura aziendale non giustificava i volumi di fatturato realizzati. La stessa era poi riconducibile a una persona già nota per la partecipazione a condotte fraudolente di matrice erariale e ciò ha fatto scattare la prima molla.
Dal monitoraggio della più recente proiezione operativa dell’azienda, è risultata tutta la fittizietà delle operazioni fatturate, ammontanti a oltre 250mila euro. La mappatura della rete di clienti di questa impresa fantasma, distribuiti sia nella provincia di Prato che di Pistoia, ha portato tutte le risposte necessarie. Queste aziende, grazie all’annotazione in contabilità delle fatture false, potevano abbattere il proprio debito fiscale beneficiando di costi fittizi e crediti IVA non spettanti.
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