“Il buio è quella zona dove tutto si macera e poi si ricompone” questo secondo Franco Scaldati che torna a Prato con lo spettacolo Si illumina la notte di Livia Gionfrida.
di Sara Panarella
Lo spettacolo è prodotto da Livia Gionfrida e proposto al Teatro Metastasio di Prato fino a domenica 25 febbraio. Si tratta di un collage di testi di Franco Scaldati rimontati per i dieci anni dalla sua morte. La Gionfrida lavora da tempo su questo singolarissimo drammaturgo siciliano, dotato di una scrittura intensa e di un siciliano stretto a tratti incomprensibile. Parole scomparse dopo un’Apocalisse ma che bisogna ritrovare per definire il senso delle cose.
In quest’atmosfera post-apocalittica, da questa terribile tempesta sembrano giungere i personaggi dello spettacolo, sopravvissuti a un disastro climatico, morale, bellico. Nero il palcoscenico per un teatro “arcaico”, così lo definisce Valentina Valentini, che insieme a Viviana Raciti, sono le curatrici per Marsilio di tutta l’opera di Scaldati.
E nel finale, si apre uno spiraglio di luce, sapendo che la natura indifferente farà continuare a sbocciare i fiori sulla terra. Si illumina la notte è un piccolo viaggio catartico che suggerisce la possibilità di un mondo nuovo oltre la distruzione.
In scena Melino Imparato nell’immagine di apertura, Manuela Ventura, Daniele Savarino, Naike Anna Silipo, Rita Abela, Giuseppe Innocente
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