PRATO (8 ottobre 2024) – Il Comune di Prato ha perso una causa che gli costerà circa 160.000€ che verranno prelevati dalle casse del Comune e non sanno, perciò, sfruttate per opere previste per la collettività. Come mai questa ammenda?
di Ludovica Cassano
Per capire di cosa si parla occorre fare un salto indietro e vede da un lato il Comune di Prato e, dall’altro, un’agenzia immobiliare (perciò un privato). Il Comune si era fatto pagare una quota (dal 2019 al 2022) per un totale di circa 150.000€ e questo per far sì che lo stesso privato potesse trasformare un locale adibito a seminterrato in un parcheggio.
Il misfatto si è creato nel momento in cui tale immobiliare (che ha in suo possesso un immobile in via Ferrucci a Mezzana) voleva trasformare il seminterrato (depositato come locale a scopo industriale) in un parcheggio ed il Comune ha preteso una quota per approvare questi lavori. L’ immobiliare paga per non rallentare troppo i lavori pur continuando ad essere convinta di non dover essere in obbligo nei confronti del Primo Cittadino e della sua giunta. Alla fine, tutto passa nelle mani dei giudici fino, appunto, alla sentenza del TAR che dà ragione all’immobiliare.
Il Comune di Prato si è trovato, perciò, a dover risarcire l’intero importo percepito ed in più anche una certa quantità di interessi che hanno portato alla cifra di 163.000€ (cifra abbastanza precisa).
Certamente a giocare un tiro mancino al Comune è stata la cavillosità dell’iter e delle normative ma, va detto, c’è stata non poca superficialità nel gestire la faccenda che costerà caro ai pratesi. L’unica altra arma che ha il Comune è di ricorrere al Consiglio di Stato.
Per ora Immobiliare batte Comune per una sentenza a zero.
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