Giusto ieri ci siamo occupati del caos nel reparto anestesia del Santo Stefano. Ebbene, oggi giunge il momento del secondo round, dal momento che il primario cacciato, Guglielmo Consales, non ha alcuna intenzione di accettare l’esito della decisione della ASL senza far valere le proprie ragioni.
di Mattia Mezzetti
L’ex primario Consales non ha alcuna intenzione di fare la figura del medico sprovveduto e incosciente e ha deciso di impugnare le delibera del Direttore Generale dell’ASL Toscana Centro che gli revoca il permesso di agire come Capo Area. Il medico riconosce l’esistenza di difficoltà serie, ma aggiunge che tutti stanno facendo del loro meglio per risolverle.
I vertici ASL, a detta di Consales, stanno strumentalizzando la vicenda e portando avanti un insopportabile attacco alla sua dignità professionale. Nonostante l’intollerabile mancanza di personale, tutti i medici assegnati al reparto, primario compreso, stanno facendo il possibile per alleggerire i carichi di lavoro e snellire la quotidianità. I medici in turno sono passati da 2 a 3 e dei 20 letti di reparto, 16 sono attivi.
Le 80 sedute di marzo e le 110 di aprile al momento non calendarizzate, quelle che hanno portato alla decisione dell’Azienda Sanitaria Locale, sarebbero state coperte dal capo reparto strada facendo, come ha sempre fatto senza che la ASL sia mai intervenuta. Sono mesi che ci sono 60-70 sedute da coprire ogni mese e se ora aumentano è soltanto perché un collega andrà in pensione a fine marzo.
Il pensiero di Consales è il seguente:
Tag: prato, salute, santo stefano Last modified: Marzo 26, 2024“Anche se mi stanno mettendo il bastone fra le ruote, io voglio continuare a lavorare. Ho dato l’anima per Prato e continuerò a farlo. Il precedente direttore generale Morello mi ha confermato due volte capo Area, non certo perché sono bello, ma perché lo so fare. Lotterò per tutelare la mia dignità ma i pratesi stiano tranquilli, non metterò mai a rischio la loro salute.”