Scritto da 10:58 am Prato, Politica

Canile, bufera sul Comune. Stanasel: “Grave non essersi costituito parte civile”

canile

Prato. Non si placa la bufera sulla vicenda del canile (scoppiata nell’aprile del 2023 quando la presidente e tre guardie finirono ai domiciliari) soprattutto dopo il patteggiamento a tre anni dell’ex presidente dell’associazione “Qua la zampa” che aveva in gestione la struttura.

di Laura Andriuzzi

Il centrodestra muove dure critiche alle scelte dell’amministrazione comunale.

Claudio Stanesel attacca: “Questa vicenda è la dimostrazione della negligenza e dell’incompetenza dell’amministrazione del PD, che ha fallito nel suo dovere di vigilanza e controllo. L’assenza di azione e la decisione di non costituirsi parte civile nel processo sono atti di una gravità inaudita, che evidenziano un disinteresse cronico e una mancanza di responsabilità morale verso la comunità e gli animali che dovevano essere protetti”.

Risuonano anche le critiche di Claudio Belgiorno, capogruppo di FdI, secondo cui: “Il dato politico rilevante è che il Comune di Prato, proprietario del canile, non si è costituito parte civile per avanzare pretese risarcitorie relative al danno di immagine e al danno economico derivati dalla vicenda. Su uno scandalo come questo, su una bufera che si è abbattuta su una struttura pubblica per la gestione della quale l’amministrazione comunale contribuisce con una spesa di mezzo milione di euro, davvero nessuno sente la necessità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario?”

Fratelli d’Italia, che è stato il primo a notare, nel 2019, alcune mancanze nella gestione del canile, chiede ora un’interrogazione all’assessore Sanzò e al sindaco Biffoni “sul perché il Comune non abbia agito e se intenderà farlo in sede civile”.

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Tag: , , Last modified: Febbraio 18, 2024
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