PRATO (giovedì 27 giugno 2024) – La signora Mafalda compirà 103 anni a settembre e, alla sua età, la frattura di un femore non è certo uno scherzo. Eppure, scivolando in casa, l’anziana aveva picchiato l’anca sinistra e l’esito delle analisi non aveva lasciato spazioa ad alcun dubbio: il femore sinistro era fratturato. Al Santo Stefano, però, sono riusciti a prendersi cura di lei come meritava grazie alle premure di medici e infermieri di ortogeriatria.
di Mattia Mezzetti
Inizialmente, si è proceduto con un intervento chirurgico ortopedico di riduzione e sintesi con chiodo endomidollare. Poi è cominciata la mobilizzazione passiva dell’arto operato, mantenendo la paziente allettata. A tre giorni dall’intervento, la signora è stata posizionata alternativamente in poltrona e carrozzina. A sei giorni dall’operazione ha iniziato a camminare, assistita dalle fisioterapiste, con l’ausilio di un deambulatore. Le fisioterapiste hanno anche collaborato alla tempestiva segnalazione di continuità assistenziale ospedale- territorio per l’attivazione dell’assistenza domiciliare.
Nel complesso, il risultato dell’intervento può dirsi eccellente. Il reparto di ortogeriatria di Prato è un’eccellenza e lo ha dimostrato. Il percorso prevede una stretta collaborazione tra ortopedico, geriatra, anestesista, infermiere, fisioterapista e, se richiesto, anche l’assistente sociale, così da affrontare i numerosi problemi conseguenti alla frattura di un femore con un approccio multidimensionale e multiprofessionale.
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