PRATO (mercoledì 3 aprile 2024) – La Pentarif è una delle tre aziende che fanno capo alla famiglia Cangioli. Nello stabilimento di San Martino, in via Bisenzio, troviamo la prima ramosa a recupero termico del distretto pratese, alimentata per oltre un terzo da energia solare trasformata dall’impianto fotovoltaico aziendale. L‘impresa investe dal 2012 nell’efficientamento energetico e ha cinque dipendenti che si occupano quotidianamente della riduzione dell’impatto ambientale.
di Mattia Mezzetti
Il contesto della Pentarif è profondamente improntato alla sostenibilità e ora potrà ridurre ancora il proprio impatto. L’azienda intercetterà infatti parte dei 10 milioni che arriveranno in seguito alla concessione del governo Draghi, la quale agevolerà numerose imprese locali nella fase di transizione energetica.
La Pentarif ha ridotto del 40% il proprio consumo idrico e del 25% quello di gas. In tempi recenti, ha anche scelto di acquistare tutta l’energia che non riesce a produrre da sola da fonti rinnovabili certificate.
Il progetto che ha presentato per ricevere i fondi è incentrato, secondo quanto racconta Marco Zapponi, capo ingegnere in azienda, sull’ottimizzazione del consumo di gas.
“E’ incentrato sulla cogenerazione, in modo da avere un uso più efficiente del gas nella produzione di acqua calda e di energia elettrica. Una volta pronto, con 100 unità in ingresso ne otteniamo 38 di elettricità e 45 di energia termica, con 17 di dispersione. Tramite produzione separata invece abbiamo bisogno di 150 unità di gas per avere le stesse quantità di energia, con perdite ben maggiori, che si aggirano attorno a 65. La problematica legata a questo tipo di impianto è cercare di disaccoppiare il carico elettrico da quello termico usando un serbatoio per lo stoccaggio termico.”
La Pentarif riceverà 120mila euro dal tesoretto di 10 milioni destinato al distretto pratese. I consumi in bolletta saranno ridotti di circa 100mila euro ogni anno.
Tag: economia, prato, sostenibilità Last modified: Aprile 3, 2024