Scritto da 2:11 pm Prato, Cronaca

Calciante morto dopo la visita in ospedale, ora è guerra di perizie

PRATO (martedì 2 aprile 2024) – Il caso del trentunenne Gaddo Giusti colpì molti in città, non solo i suoi conoscenti. Il calciante morì nell’agosto 2022, a causa di un malore, dopo essere stato dimesso dall’ospedale Santo Stefano. Il giudice dovrà esprimersi sull’archiviazione del caso, cui si oppone la famiglia Giusti.

di Mattia Mezzetti

Il caso era già stato archiviato, a suo tempo, a causa di un vizio di forma piuttosto marchiano. La perizia di parte civile, infatti, in quell’occasione, non era stata tenuta in considerazione, dal momento che il giudice incaricato di indagare sul caso non la aveva mai ricevuta.

Ci si aspettano settimane piuttosto intense, nelle quali il pubblico ufficiale dovrà esaminare con cura sia la perizia ricevuta dai sanitari sia quella della parte civile. Le due sono infatti in totale contrapposizione. Quella dell’ospedale solleva i sanitari da ogni responsabilità mentre quella fornita dall’avvocato pistoiese che segue la famiglia Giusti sostiene che non fu fatto abbastanza durante l’osservazione ospedaliera.

Gaddo Giusti era un termoidraulico nonché calciante storico con i Verdi. Quando si recò in ospedale denunciava forti dolori al petto. I sanitari lo visitarono e lo dimisero dicendogli che era tutto sotto controllo. 37 ore dopo essere uscito dal Santo Stefano, però, Giusti morì.

Inizialmente, si stabilì che l’occlusione delle coronarie che uccise il giovane fu dovuta a complicazioni successive alla visita ma i consulenti del legale dei Giusti ritengono che i segnali spia del problema cardiaco erano tutti già presenti quando Gaddo si presentò in Pronto Soccorso. La decisione finale spetta ora al giudice.

Condividi la notizia:
Tag: , Last modified: Aprile 2, 2024
Close