PRATO (28 marzo 2024) – Un cittadino ucraino di 25 anni residente nel pratese è stato condannato a quattro anni e un mese di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una donna, originaria della Romania, che ora è residente all’estero e ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo.
di Laura Andriuzzi
Il fatto risale alla notte tra il 4 e il 5 giugno del 2020. La donna 26enne e il giovane erano andati a fare una gita al mare, a Rosignano, insieme ad altri due amici. I quattro avrebbero dovuto passare la notte in un campeggio di Rosignano.
Lo stupro è avvenuto intorno alle 22, quando i due, rimasti soli in tenda, hanno avuto un rapporto sessuale completo non consenziente. Queste le accuse della donna, che l’imputato ha sempre respinto.
Nel corso del processo è stato chiamato a testimoniare un 26enne che faceva parte della comitiva e che fino all’anno prima era fidanzato con la donna.
“Siamo arrivati sulle Spiagge Bianche verso le 22 e fra sistemarci e montare le tende si sarà fatta l’una di notte. A un certo punto gli altri tre sono andati a fare il bagno e io, quando sono tornati sull’arenile, mi sono allontanato e sono andato a correre. Preciso che ero l’unico sobrio: avevano portato vodka, birra e rum, ma io non bevo alcolici e ho consumato solo un Bacardi Breezer. Nonostante fosse notte, grazie alla luna, c’era abbastanza visibilità. Quando sono tornato indietro la ragazza mi ha detto che era stata stuprata. Ho cercato di parlare con lui, ma non ha dato alcuna spiegazione sull’accaduto. Gli ho detto che sarei andato a denunciarlo e gli ho chiesto se mi potesse mostrare un documento di identità, al quale ho scattato una foto, perché non sapevo come si scrivesse il suo nome”, questa la testimonianza del 26enne.
L’uomo ha poi accompagnato la donna al pronto soccorso di Cecina, dove sono giunti anche i carabinieri.
Per il 25enne ucraino erano stati chiesti sei anni di reclusione, ma sono state concesse le attenuanti generiche, riducendo la pena a quattro anni e un mese. “In attesa di leggere le motivazioni, che saranno depositate entro i prossimi 90 giorni, posso già dire che farò ricorso in corte d’appello. A mio parere il ragazzo deve essere assolto”, queste le parole dell’avvocato difensore del giovane, Fabio Ercolini.
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