Sono almeno due mesi che nel reparto anestesia e rianimazione del Santo Stefano si respira un’aria pesante. Il motivo di ciò era dovuto a fortissime tensioni tra il personale e il capo area, Guglielmo Consales. Il muro contro muro è durato settimane, tra continui richiami dell’ASL che, a un certo punto, si è vista costretta a intervenire in maniera netta. Erano infatti a rischio gli interventi e i servizi per i pazienti.
di Mattia Mezzetti
Alla fine, è dovuta volare una testa. La situazione del reparto anestesia era ormai diventata insostenibile e la ASL non ha visto altra soluzione se non la sostituzione di Consales. Al suo punto è stato nominato Simone Magazzini, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza che svolgerà anche questo secondo incarico ad interim, finché non si troverà un nuovo primario.
Consales aveva da tempo perso il controllo sul suo reparto. I camici bianchi, già in agitazione, avevano deciso di astenersi a oltranza dall’attività aggiuntiva, in quanto ritenevano intollerabili le condizioni di lavoro all’interno dell’area, presso il nosocomio pratese. Il fatto di dire no agli straordinari è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso e richiamato l’attenzione della ASL. Quando parliamo di attività aggiuntiva intendiamo infatti interventi chirurgici programmati, indispensabili per smaltire le liste d’attesa.
Nel momento in cui i vertici dell’area vasta hanno realizzato che questo sciopero avrebbe significato il taglio di 80 sedute operatorie hanno subito chiesto a Consales di intervenire ma il primario non è riuscito a tamponare la situazione. Di fronte a questi sviluppi, la decisione presa è stata quella di intervenire con urgenza incaricando Magazzini. La situazione resterà molto complicata anche per lui, ma chissà che un nuovo approccio non possa quanto meno arginare le problematiche.
Tag: prato, sanità, sciopero Last modified: Marzo 25, 2024