PRATO, 19 marzo 2024 – La Guardia di Finanza di Prato, insieme all’ufficio di Bologna della procura europea, ha scoperto un centro di stoccaggio di tessuti importati illegalmente. L’operazione ha portato al sequestro di 2,2 milioni di metri di tessuti dal valore di 3 milioni di euro.
di Laura Andriuzzi
Nel mirino della guardia di finanza di Prato un’impresa, già segnalata dai Vigili del fuoco, per alcune irregolarità emerse durante la verifica dei requisiti di sicurezza antincendio. L’azienda risultava destinataria di materie prime di origine Extra-Ue.
Secondo le prime ipotesi, l’approvvigionamento illecito sarebbe avvenuto attraverso l’emissione di fatture false da parte di aziende tedesche, ungheresi, francesi e slovacche.
Le merci giungevano direttamente nel distretto ed erano stoccate nel capannone per poi essere smistate per la lavorazione. Le false fatture consentivano l’importazione della merce eludendo il pagamento dei diritti di confine, tra cui l’Iva.
La procura europea – sede di Bologna ha emesso un decreto di sequestro preventivo sui rotoli di tessuto e sulle somme di denaro frutto dell’evasione dei dazi doganali e dell’Iva all’importazione, pari a circa un milione di euro.
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