Scoperti documenti contraffatti per ottenere permessi di soggiorno o protezione internazionale. A scoprirlo i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della questura di Prato, insospettiti dal fatto che molte domande indicassero come domicilio gli stessi immobili. L’indagine, ancora in corso, ha portato alla denuncia di 23 cittadini stranieri per i reati di contraffazione di documenti per ottenere il permesso di soggiorno e per uso di atto falso nella presentazione di domande di protezione internazionale.
di Laura Andriuzzi
Dopo i primi accertamenti è emerso il coinvolgimento di un gruppo di cittadini stranieri, prevalentemente pakistani ed egiziani, in un sodalizio criminale che si occupa di produrre documentazione falsa.
In particolare, è emerso il coinvolgimento di una persona che si occupa di trovare persone al di fuori del territorio e di una seconda persona che fornisce una falsa documentazione, dietro pagamento.