L’accusa, per il tabaccaio di San Giusto, è quella di detenzione ai fini di spaccio di droga. La canapa light che proponeva in vendita, infatti, era irregolare secondo la normativa italiana. I prodotti erano posti all’interno del distributore automatico in servizio 24 ore su 24 ed erano appunto presentati come canapa light. Tale principio attivo si può vendere nel nostro Paese, ma per poterlo trattare e definire con questo nome occorre rispettare alcuni vincoli e condizioni.
di Mattia Mezzetti
Quando la polizia amministrativa ha eseguito i controlli di routine sul prodotto, si è subito accorta che qualcosa non andava. Quando poi è stato coinvolto il gabinetto di polizia scientifica, i sospetti sono divenuti certezza.
La merce era completamente sprovvista delle richieste analisi quantitative di laboratorio, obbligatorie per il venditore, nonché manchevole della fattura di acquisto riferibile al lotto, documento del quale l’esercente che vende la sostanza deve sempre essere in possesso finché la canapa resta acquistabile. Di fronte a queste mancanze, la polizia non ha potuto fare altro che denunciare all’autorità giudiziaria il titolare dell’attività, un 24enne cinese, e sequestrare l’intera sostanza, ammontante a circa un chilo di materiale.
Tag: droga, intervento di polizia, prato, sequestro Last modified: Marzo 11, 2024