Prato (Venerdì, 25 aprile 2025) — Una sentenza favorevole alla Chiesa evangelica cinese riduce la fascia di rispetto da 40 a 20 metri, mettendo in crisi l’intervento previsto lungo la Declassata. Il Comune resta neutrale, ma le decisioni contraddittorie del 2015 pesano sull’attuale stallo. Zecchi (FdI): «Progetto nato male e gestito peggio, ora si faccia chiarezza».
di Alessandra Tofani
Un nuovo ostacolo frena il progetto del sottopasso del Soccorso a Prato. Il Consiglio di Stato ha confermato una sentenza del Tar che dà ragione alla Chiesa evangelica cinese: la fascia di rispetto per le costruzioni lungo la Declassata non sarà di 40 ma di soli 20 metri, poiché la zona è ancora classificata come “centro abitato”.
Questa decisione apre la possibilità per la chiesa di ampliare i propri spazi, mettendo a rischio il tracciato previsto per il sottopasso. Il Comune si è detto neutrale, ma i giudici sottolineano due atti amministrativi contrastanti del 2015 che alimentano i dubbi sulla gestione della vicenda.
Critico Cosimo Zecchi (Fratelli d’Italia): «Il progetto era sbagliato fin dall’inizio, costruito su basi fragili e spinto da logiche poco trasparenti. Ora l’opera è a rischio e serve chiarezza immediata».
Last modified: Aprile 25, 2025