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Peretola, il no che non si spegne: M5S e Sinistra Italiana contro l’ampliamento

Prato (martedì, 22 aprile 2025) — Il progetto di espansione dell’aeroporto fiorentino torna a far discutere.
Da Prato, le voci critiche del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana si uniscono nel dire no.
Motivi ambientali, tecnici e sociali al centro delle contestazioni.
“Un’opera fuori dal tempo che non risponde alle vere esigenze dei cittadini”.

di Alessandra Tofani

Prato alza la voce contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. A guidare la protesta, ancora una volta, il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, uniti nel condannare un progetto che definiscono “inutile, dannoso e tecnicamente instabile”.
Il consigliere comunale Carmine Maioriello, coordinatore del M5S a Prato, ha annunciato un’interrogazione regionale attraverso la capogruppo pentastellata Irene Galletti per fare chiarezza sui nuovi sviluppi del progetto di potenziamento dell’aeroporto Vespucci.

Nonostante a Firenze i 5 Stelle siano all’opposizione, a Prato fanno parte della maggioranza in consiglio comunale, sostenendo la giunta PD guidata da Ilaria Bugetti, con l’assessora Chiara Bartalini come espressione diretta del movimento.

“È un’opera che la Piana non vuole, che non serve e che rappresenta un rischio per un territorio già segnato da un pesante inquinamento ambientale”, dichiara Maioriello. La preoccupazione non riguarda solo l’impatto ambientale, ma anche la tenuta tecnica del progetto, soggetto a continue proroghe e revisioni. L’ultima, relativa a un’ulteriore integrazione del piano, è arrivata solo pochi giorni fa, a quasi un anno dalla sua presentazione.

Accanto al M5S, anche Sinistra Italiana ribadisce la propria contrarietà. “Dire no è un atto di responsabilità verso il nostro territorio – afferma Alessio Laschi, segretario pratese del partito – il mondo è cambiato, i cittadini chiedono investimenti in sanità, trasporto pubblico e qualità della vita. L’espansione del traffico aereo non è più una priorità: la crisi climatica ci impone scelte coraggiose”.

Il fronte del “no” appare sempre più determinato a contrastare l’opera, che fatica ad avanzare anche sul piano tecnico, oltre che politico e ambientale. “Dopo oltre dieci anni – concludono Laschi e Maioriello – siamo ancora fermi alle verifiche preliminari. È lecito chiedersi se ha davvero senso continuare a inseguire un’opera che non riesce a stare in piedi”.

Con le elezioni regionali all’orizzonte, la battaglia per Peretola torna al centro del dibattito, promettendo nuove scintille nel panorama politico toscano.

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Last modified: Aprile 22, 2025
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