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La cappella dell’ospedale di Prato sarà dedicata a Carlo Acutis, il “santo dei nostri giorni”

Prato (venerdì, 18 aprile 2025) — Durante la Via Crucis del Venerdì Santo, il vescovo Giovanni Nerbini ha annunciato che la cappella del Santo Stefano porterà presto il nome di Carlo Acutis, il giovane beato che sarà canonizzato il 27 aprile. Un gesto di speranza per chi soffre, ispirato dalla testimonianza luminosa di un ragazzo che ha affrontato la malattia con fede e coraggio.

di Alessandra Tofani

Sarà dedicata a Carlo Acutis, il giovane beato che sarà canonizzato da papa Francesco il prossimo 27 aprile, la cappella dell’ospedale Santo Stefano. Lo ha annunciato il vescovo Giovanni Nerbini durante la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo intorno alla struttura ospedaliera, alla presenza di personale sanitario, volontari e fedeli.

Acutis, morto a 15 anni per una leucemia fulminante, è stato scelto come patrono della cappella per la sua forza nell’affrontare la malattia e per l’attenzione che mostrava verso chi lo curava. «Un santo moderno per un ospedale moderno», ha detto Stefania Cecchi, responsabile della Pastorale sanitaria. All’interno della chiesa è già stato collocato un quadro con il volto del giovane, donato dal giornalista e postulatore della causa, Nicola Gori.

Dal 2020, anno della pandemia, la Diocesi celebra la Via Crucis in ospedale come segno di vicinanza ai malati. Il rito si svolge con riflessioni legate al tema della speranza e vede coinvolti anche i cappellani e i volontari che ogni settimana visitano i reparti, portando conforto spirituale e i sacramenti a chi lo desidera.

Nella cappella – presto intitolata a San Carlo Acutis – si celebrano messe quotidiane e appuntamenti speciali legati all’Anno Santo, come l’adorazione eucaristica mensile.

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Last modified: Aprile 18, 2025
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