PRATO – (venerdì, 7 marzo 2025) — Scoperta una vasta evasione IVA con una rete di aziende cinesi, tra cui l’Acca di Seano, coinvolta in un attentato incendiario.
Di Alessandra Tofani
La Guardia di Finanza, su delega della Procura Europea, ha eseguito un sequestro preventivo per oltre 71 milioni di euro, mirato a confiscare beni legati a un’ampia frode fiscale. Tra le aziende coinvolte c’è la Acca di Seano, già vittima di un attentato incendiario a febbraio nell’ambito della “guerra della logistica”. I finanzieri hanno sequestrato documentazione nella sede di via Copernico, nel comune di Prato, dove l’azienda è attiva. Altre quattro società, tutte gestite da imprenditori cinesi, sono coinvolte nel caso.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un’organizzazione criminale che, tramite 29 aziende dislocate tra Firenze, Prato e Roma, evadeva l’IVA sull’importazione di merci dalla Cina. Il meccanismo di frode sfruttava il “regime doganale 42” per evitare il pagamento dei dazi e IVA, con la merce sdoganata in Paesi UE come Bulgaria e Grecia, poi immessa illegalmente in Italia.
In totale, sono coinvolti 17 indagati, tra cui una coppia di coniugi cinesi al vertice della rete, accusata di aver orchestrato la frode attraverso società fittizie e operazioni inesistenti. Le indagini hanno anche rivelato come l’associazione offrisse servizi illegali di trasferimento denaro alla comunità cinese in Italia, eludendo i canali finanziari ufficiali.
Tag: evasione, sequestri Last modified: Marzo 7, 2025