Prato (mercoledì, 29 gennaio 2025) – Una rapina finita male, l’ipotesi inizialmente avanzata degli investigatori. La supposizione è stata smentita dalla vittima stessa che, metabolizzato il trauma, ha descritto in prima persona i fatti.
di Elisabetta Rossi
L’aggressione è accaduta in via Pistoiese, nella Chinatown di Prato, nella notte tra sabato 25 gennaio e domenica 26 gennaio dove un’ambulanza è accorsa e ha trasportato al pronto soccorso Santo Stefano un uomo cinese aggredito con un’arma da taglio e accoltellato all’addome.
Il colpevole è un collega della vittima, cinese anch’egli, dipendente di una fabbrica che opera nel settore dell’abbigliamento.
L’ annuncio del Procuratore Capo di Prato, Luca Tescaroli, è di questa mattina, il quale ha anche aggiunto che la lite ha avuto luogo all’interno del luogo di lavoro per motivi ancora non definiti.
I militari, appartenenti al comando provinciale dei carabinieri di Prato, hanno eseguito nella notte la perquisizione e l’ispezione della struttura al cui interno è stato trovato anche un dormitorio.
Dodici gli operai identificati. Altri cinque sono stati trovati addormentati nella stanza adibita al riposo. Tutti clandestini e sottoposti a condizioni di sfruttamento del lavoro. La fabbrica è dotata di un sistema di videosorveglianza e di una uscita nascosta che veniva utilizzata per sottrarre i lavoratori ai controlli.
Il datore di lavoro è stato arrestato in flagranza di reato e la fabbrica posta sotto sequestro.
Sono in corso ulteriori indagini.
Last modified: Gennaio 30, 2025