PRATO (30 ottobre 2024) – La Guardia di Finanza ha perquisito e trovato pesanti irregolarità in ben 5 locali del pratese che, ad oggi, sono sottoposte al fermo.
di Ludovica Cassano
Due tonnellate tra alimenti da cucinare e già pronti sono state sequestrate dalla guardia di finanza di Prato in cinque ristoranti della provincia la cui attività è stata sospesa. I funzionari della Guardia di Finanza, durante i controlli, hanno identificato anche 50 lavoratori irregolari, senza contratto e alcuni senza permesso di soggiorno.
È il risultato dell’ultima puntata di Fast food, l’operazione di contrasto a illegalità e violazioni amministrative nel settore della ristorazione il cui obiettivo è la tutela della salute pubblica. Le perlustrazioni sono state mirate e si sono concentrate sulla verifica della tracciabilità degli alimenti e sulle filiere di approvvigionamento.
Nel controllo sono finiti i ristoranti che hanno profili di rischio per quanto riguarda la conservazione e la preparazione dei prodotti ed in cinque di questi locali sono emerse rilevanti situazioni di rischio batteriologico.
Le ispezioni hanno constatato evidenti carenze igienico-sanitarie per quanto riguarda la pulizia delle cucine, le procedure di profilassi, le modalità di preparazione e conservazione dei cibi, lo smaltimento dei rifiuti organici e la disponibilità di attrezzature.
Insieme alla guardia di finanza hanno operato gli ispettori del Dipartimento di prevenzione della Asl di Prato.
Un bilancio, per ora, davvero infelice per la tutela della salute pubblica e dei diritti dei lavoratori.