PRATO (24 ottobre 2024) – Un uomo residente in provincia di Pistoia è finito nel mirino della Questura di Pistoia per aver “smaltito” (sarebbe meglio dire lasciato bordo strada) rifiuti di scarti tessili delle aziende cinesi di Prato.
di Ludovica Cassano
Dal 2017 avrebbe raccolto i rifiuti nelle aziende cinesi di Prato per poi abbandonarli illegalmente sul territorio
Il pistoiese è accusato di aver gestito (nel corso degli anni) tonnellate di scarti tessili che prelevava nelle aziende cinesi di Prato e poi smaltiva illegalmente, nelle ore notturne, tra la stessa Prato, Pistoia e Firenze.
Un uomo di 40 anni, di origini straniere ma regolare in Italia, pluripregiudicato e residente nel Pistoiese. Nei suoi confronti i poliziotti della Questura di Pistoia hanno eseguito un sequestro di beni disposto dal tribunale di Firenze mettendo i sigilli su due fabbricati a Pistoia (valore circa 115.000€), 17 auto (valore sui 100.000€), 2 moto e 4 conti bancari con un saldo attivo complessivo di circa 20.000€. Alcuni di questi beni non figuravano nemmeno a suo nome ma intestate ad un prestanome.
Sequestrate anche cinque tonnellate di rifiuti non ancora smaltiti.
Gli scarti di lavorazione provenienti dal distretto tessile pratese venivano smaltiti illecitamente nella notte, con i grossi sacchi di plastica neri colmi di rifiuti tessili disseminati per strada o nei cassonetti.
Il quarantenne dovrà dimostrare la legalità del patrimonio posto sotto sequestro indicandone la provenienza altrimenti verrà tutto confiscato dallo Stato.
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