PRATO (12 ottobre 2024) – È ancora ricoverato nell’ospedale di Prato il quarantaduenne vittima di una feroce aggressione avvenuta lo scorso luglio. Lasciato a terra, quasi in fin di vita, l’uomo (di nazionalità cinese).
di Ludovica Cassano
Cinque, invece, risultano i connazionali della vittima che ora sono agli arresti e, per i quali, la procura di Prato ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Sono stati trovati ed arrestati tra la Calabria e la Sicilia.
Il movente che ha spinto questi cinque violenti all’aggressione è da ricercarsi nel controllo malavitoso delle grucce (che sono un comparto estremamente lucroso che orbita intorno il mondo del tessile); l’aggressione è stata motivata proprio dal tentativo di allontanare l’uomo da tale settore per acquisirne il totale controllo. Un vero e proprio regolamento di conti.
Ciò che fa davvero tanta impressione è la ferocia con la quale – questa aggressione – si è manifestata: calci, pugni e coltellate; l’intento, infatti, non appare tanto di matrice intimidatoria quanto piuttosto uccidere l’uomo. La vittima, imprenditore condannato in via definitiva per un omicidio commesso a maggio nel 2006, venne accerchiato, picchiato e accoltellato dai connazionali mentre si trovava al circolo Number One in via Scarlatti, la notte del 6 luglio. Provocandogli una vera e propria eviscerazione.
Le telecamere della zona mostrarono l’aggressione e permisero l’identificazione degli aggressori che furono ritrovati, ormai in altre regioni, qualche giorno dopo.