PRATO (10 ottobre 2024) – Un gioco ad incastro di aperture e chiusure di aziende ha portato all’arresto di quattro uomini di origine cinese e di un italiano. Si tratterebbe di un’evasione fiscale per almeno tre milioni di euro.
di Ludovica Cassano
La procura ha chiuso l’inchiesta e disposto il giudizio immediato per i cinque imputati che avrebbero evaso il fisco non pagando imposte, emettendo (ed utilizzando) fatturazione falsa per operazioni inesistenti. Un vero e proprio sistema di criminalità dove ad essere frodato è lo Stato italiano e gli onesti contribuenti.
Ci si riferisce ad un periodo di oltre venti anni di “affari loschi” che va dal 2002 al 2023, con un’evasione fiscale e contributiva milionaria. Per ora per quattro, dei cinque, imputati è stato disposto il giudizio immediato mentre uno di loro ha chiesto il patteggiamento.
L’inchiesta aveva portato al sequestro di quattro aziende, un immobile e disponibilità economiche per un valore di oltre 2 milioni 200mila euro. Tutto questo si fondava sul collaudato “sistema cinese” di apertura e chiusura per poter evitare tassazioni e tutto con l’aiuto di un prestanome.
Prestanome e aziende che cambiavano in continuazione lasciando debiti anche rilevanti al fisco e, allo stesso tempo, investendo il denaro illecito (una parte usato per acquistare un magazzino da oltre un milione di euro).
Tag: arresti, attualità, cronaca, fisco, frode, prato Last modified: Ottobre 10, 2024