PRATO (9 ottobre 2024) – Cosa si fa per vincere una causa? È la domanda che andrebbe posta ad un legale che avrebbe convinto due testimoni a rendere false dichiarazioni al pubblico ministero e per questo motivo è stato sospeso dall’esercizio della professione per sei mesi.
di Ludovica Cassano
La misura interdittiva, chiesta dalla procura ed emessa dal giudice delle indagini preliminari, è stata notificata ad un avvocato in seguito ad un procedimento penale relativo ad un lascito testamentario. Il legale, in questione, avrebbe cercato di ottenere una confessione “specifica” da due testimoni: i due avrebbero dovuto dichiarare di aver visto un’anziana signora firmare un testamento. In particolare, si tratterebbe del suo testamento olografo quando la stessa anziana ne risulta impossibilitata perché affetta da decadentismo fisico e cognitivo.
A questo punto il pubblico ministero ha ritenuto non valide le dichiarazioni dei suddetti testimoni e sarebbe partito il procedimento penale ai danni del legale.
Il legale (illegale) ora è interdetto dalla possibilità di esercitare qualsivoglia forma di pratica fino a quanto la legge, che ha provato a modellare a suo vantaggio, non lo riterrà colpevole o innocente.
Per la procura di Prato un’ulteriore questione da gestire in un periodo in cui il caos è già abbastanza evidente; basti pensare alla tensione legata agli episodi di violenza tra giovani (e giovanissimi) divampata nell’ultimo periodo e che regna nelle strade cittadine.
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