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Ritorna il parto in acqua

PRATO (2 ottobre 2024) – Ritorna la possibilità per le mamme di vivere l’esperienza del parto in acqua. Una procedura che rende il momento del parto meno traumatico sia per il nascituro che per la mamma.

di Ludovica Cassano

All’ospedale Santo Stefano di Prato, per il travaglio e il parto, potranno tornare ad utilizzare anche la stanza attrezzata con la vasca. Ad annunciarlo è la dottoressa Elisa Scatena, direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale.

La procedura del parto in acqua è stata dimostrata, infatti, apporti una serie di benefici in un momento (che per quanto simbolicamente molto profondo e bello) resta estremamente stressante sia per il copro della partoriente che per quello del nascituro. 

Il corpo immerso, subendo la spinta del liquido verso l’alto, porterebbe ad un naturale allentamento della pressione a livello muscolare e faciliterebbe la nascita mentre il nascituro godrebbe di un’uscita avvolta nell’acqua e, quindi, in continuum (in parte) con l’utero materno che l’aveva ospitato fino a quel momento.

Riviste e studi scientifici hanno, ormai, enunciato appieno l’utilità di poter usufruire sia di questa procedura (che prevede l’immersione del corpo della partoriente in una vasca piena di acqua) e sia della presenza del padre (sia per rendere partecipe lo stesso e sia come sostegno alla donna).

Va detto che i padri accedono al momento della nascita in tutte le strutture dell’Asl Toscana Centro.

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