PRATO (mercoledì 19 giugno 2024) – Il tribunale del riesame è chiamato a esprimersi sul caso di corruzione che vede imputato Riccardo Matteini Bresci. L’imprenditore, coinvolto in un presunto giro di corruzione, è attualmente agli arresti domiciliari e si è autosospeso da tutte le importanti cariche che rivestiva in Confindustria Prato Nord.
di Mattia Mezzetti
L’inchiesta sulla corruzione ha portato in carcere il comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, Sergio Turini, che si trova ai domiciliari, con braccialetto elettronico, da venerdì scorso e Roberto Moretti, investigatore privato di Torino, attualmente in custodia cautelare in carcere.
L’indagine che ha messo nei guai Matteini Bresci, il carabiniere e l’investigatore, nasce dall’inchiesta madre, quella della cosiddetta guerra delle grucce. All’interno del distretto pratese vi sarebbero ditte cinesi contrapposte e interessate a gestire e controllare l’approvvigionamento delle grucce da parte dei quasi duemila pronto moda attivi sul territorio. Gli investigatori si sarebbero imbattuti in un giro di favori illegali. Turini si sarebbe messo a disposizione di Matteini Bresci, interrogando a ripetizione la banca dati in uso alle forze dell’ordine per reperire le informazioni e i dati richiesti. In cambio, l’imprenditore avrebbe pagato un viaggio negli USA al figlio del carabiniere.