PRATO (martedì 11 giugno 2024) – Don Giglio Gilioli, fondatore dei Discepoli dell’Annunciazione, è a processo per violenza sessuale a danno di un giovane che, nel 2012, all’epoca dei fatti, frequentava la comunità di fedeli attiva anche a Prato. Oltre al sacerdote, alla sbarra degli imputati c’è anche Lucio Fossanova, esponente laico della congrega, anch’esso accusato di violenza sessuale, nei confronti dello stesso ragazzo.
di Mattia Mezzetti
L’inchiesta si è aperta nel 2019. Un’assistente sociale attiva nel territorio comunale di Prato aveva appreso, dalla madre del ragazzo in questione, delle presunte molestie subite durante la frequentazione del gruppo di fedeli. Non appena si è sollevato il polverone, la Santa Sede ha soppresso la comunità nel dicembre 2019, anche in seguito alle ispezioni disposte dalla nostra diocesi, le quali avevano dato esiti negativi per un’istituzione religiosa. All’interno della congrega, infatti, erano state riscontrate gravi mancanze di carisma e nello svolgimento della vita religiosa. Tutto questo trascurando naturalmente i possibili abusi che allora, come oggi, non erano dimostrati.
Il ragazzo aveva accusato in tutto 10 discepoli dell’Annunciazione ma, in seguito a una perizia psichiatrica, sono stati tutti scagionati a eccezione dei due imputati a processo. Il giovane non è stato infatti giudicato attendibile. Il sacerdote e Fossanova sono stati accusati anche dal fratello maggiore della vittima, che secondo la perizia è credibile e affidabile.
I due imputati sono accusati di aver importunato il ragazzo con baci, abbracci, morsi sul collo, apprezzamenti indesiderati e conversazioni a sfondo sessuale. Fossanova avrebbe poi materialmente commesso gli abusi, minacciando il giovane di estromissione dalla comunità se si fosse opposto.
Tag: cronaca, giustizia, prato Last modified: Giugno 11, 2024