PRATO (martedì 14 maggio 2024) – Un’indagine coordinata della procura di Prato, condotta dai finanzieri del comando provinciale di Forlì, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di tre persone. All’indagine collaborano anche i Carabinieri di Alessandria, Napoli e Foggia.
di Mattia Mezzetti
Le Fiamme Gialle hanno disposto il sequestro di 5,9 milioni di euro in crediti d’imposta fittizi e hanno posto agli arresti domiciliari, su richiesta della procura pratese, un trentenne residente nella provincia di Forlì e Cesena, un quarantaseienne campano e un quarantasettenne proveniente dalla provincia di Foggia. I tre sono colpevoli di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Il trio aveva messo in atto una truffa ben elaborata per appropriarsi dei fondi destinati al bonus facciata. La Finanza ha accertato come nessun immobile associato alle richieste delle agevolazioni abbia mai subito alcun restauro. Inoltre, nessuno dei tre individui era proprietario degli stessi immobili. Gli arrestati non sarebbero gli unici coinvolti. Essi sarebbero stati agevolatori o ideatori della truffa ma si sarebbero serviti di numerosi altri complici, attualmente tutti indagati.
Il ricavato ottenuto dall’operazione, fino all’inizio delle indagini, è stato bonificato a due ditte riconducibili a soggetti di origine cinese, con sede nella provincia di Prato. Le due aziende, a loro volta, lo hanno trasferito su conti esteri, per poi farne disperdere le tracce. Le ditte sono ora chiuse e i prestanome a cui erano intestate si sono resi irreperibili.
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