PRATO (venerdì 31 maggio 2024) – Nella serata di ieri, giovedì 30, il vescovo di Prato, Giovanni Nerbini, ha celebrato in Cattedrale la solennità del Corpus Domini. Il rito doveva tenersi in piazza Duomo, come da tradizione, dopo la processione che la Chiesa rende obbligatoria in questa giornata, come in quella della Domenica delle Palme. La forte pioggia, però, ha costretto l’organizzazione a ripensare l’intero programma.
di Mattia Mezzetti
Alla funzione hanno presenziato circa 900 fedeli, tanto che il colpo d’occhio sulla cattedrale era impressionante e anche le navate laterali erano colme. Le autorità civili erano sedute in prima fila: per il Comune c’era Gabriele Alberti, presidente del Consiglio Comunale, e accanto a lui si trovavano Pasquale Antonio De Lorenzo e Michela La Iacona, questore e prefetto. Ancora una volta, la solennità si è dimostrata particolarmente sentita, come sempre accade nella nostra città.
Il messaggio del vescovo, che ha anche annunciato la prossima presenza, a Prato, di tremila piccoli scout Agesci per il loro raduno regionale, è stato il seguente:
“Gesù non è una storia del passato né un reperto archeologico. Il suo messaggio di tolleranza, accoglienza, altruismo ci è ancora più necessario per costruire una società articolata e complessa come la nostra, dove le diversità rischiano di diventare conflitti e chiusure e gli interessi di una parte il terreno di scontro con gli altri.”
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